Riflessioni sul percorso "Esercizi di felicità" - edizione 2018

Si è chiuso con le “code” affidate alle iniziative di Leggermente off, il IX festival che ha avuto come tema “Esercizi di felicità”.

Un titolo certamente molto ben accolto in città e dal mondo della scuola che – da sempre – costituisce un punto di attenzione particolare per Leggermente. Un tema che, sotto una  parvenza di leggerezza, fa trapelare la profondità di una domanda diffusa nel nostro tempo:  il desiderio di felicità da parte di ognuno, che si misura però con condizioni di vita non proprio in grado di sostenerne la presenza. Così come la presunzione di poter esercitare un potere di autocontrollo e autogoverno che si scontra però con la realtà della fragilità e del  limite che caratterizza la condizione esistenziale di ognuno.

La società contemporanea è connotata da una condizione di crisi, di disagio diffuso, una società delle “passioni tristi”.  Si avverte sulla pelle di ognuno la sensazione di una fragilità personale e sociale con il rischio di frammentazione dei significati, di rottura dei legami,  da cui prende corpo la domanda di benessere e di felicità.

Certo non era facile tracciare un percorso utile alla riflessione sul nostro tempo, su noi stessi, sulla necessità di aprirci ad una ricerca di itinerari personali, singolari,  di sottrarci al richiamo facile di ricette risolutive ed estemporanee che non chiamano in causa il personale percorso dell'individuo verso la felicità.

Attorno a queste questioni si sono sviluppati i contributi di numerosi esperti, sono stati presentati libri e proposti interventi  a partire da punti di vista disciplinari plurali, sono stati presentati romanzi e racconti di autori importanti da cui aprire orizzonti di possibilità.


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