GIORGIO FONTANA
Sono nato a Saronno nel 1981 e cresciuto a Caronno Pertusella. Vivo a Milano con mia moglie.
Ho pubblicato alcuni libri (più un reportage a fumetti scritto a sei mani) e con il romanzo "Morte di un uomo felice" ho vinto il Premio Campiello 2014. Il mio ultimo libro è la vasta saga familiare "Prima di noi" (Sellerio 2020, vincitore fra gli altri del Premio Mondello e del Premio Bagutta).
Scrivo su diverse testate, sceneggio storie per Topolino e insegno scrittura alla Scuola Holden e alla Scuola Belleville.
PRIMA DI NOI ( Editore SELLERIO)
La storia di una famiglia che attraversa quattro generazioni, dal 1917 al 2012.
Sei edizioni. Vincitore del Premio Mondello 2020, del Premio Salgari 2020, del premio della Critica del Premio Brianza 2020, del premio Bagutta 2021. Finalista al Premio Lattes Grinzane 2020, al Premio Stresa 2020, al Premio Sila ’49 2020, al Premio Manzoni 2020.
“Una famiglia del Nord
Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro, una metamorfosi
continua tra esodo e deriva, dalle montagne alla pianura, dal borgo alla
periferia, dai campi alle fabbriche. Il tempo che scorre, il passato che tesse
il destino, la nebbia che sale dal futuro; in mezzo un presente che sembra
durare per sempre e che è l’unico orizzonte visibile, teatro delle possibilità
e gabbia dei desideri.
È questo il paesaggio in cui vivono e muoiono i personaggi di Giorgio Fontana,
i Sartori, da quando il primo di loro fugge dall’esercito dopo la ritirata di
Caporetto e incontra una ragazza in un casale di campagna. Poi un figlio
perduto in Nordafrica, due uomini sopravvissuti e le loro nuove famiglie, per
arrivare ai giorni nostri: quelli di una giovane donna che visita la tomba del
bisnonno, quasi a chiudere un cerchio. Quattro generazioni, dal 1917 al 2012,
che si spostano dal Friuli rurale alla Milano contemporanea affrontando due
guerre mondiali e la ricostruzione, la ricerca del successo personale o il
sogno della rivoluzione, la cattedra in una scuola e la scrivania di una
multinazionale. È circa un secolo, che mai diventa breve: per i Sartori
contiene tutto, la colpa, la vergogna, la rabbia, la frenesia, il viaggio.
Sempre lo scontro e quasi mai la calma, o la sensazione definitiva della
felicità. Ma i Sartori non ne hanno bisogno, e forse nella felicità neppure
credono. Perché se in ogni posto del mondo bisogna battersi e lottare allora è
meglio imparare ad accettare le proprie inquietudini, e stare lì dove la vita
ci manda.
Romanzo storico e corale, vasto ritratto narrativo del Novecento italiano, il
racconto dei Sartori affronta il fardello di un passato che sembra aver
lasciato in eredità solo fatica e complessità, persino nei più limpidi gesti
d’amore. Se gli errori e le sfortune dei padri ricadono sui figli, come
liberarsene? Esiste una forza originaria capace di condannare un’intera
famiglia all’irrequietezza? Come redimere se stessi e la propria stirpe? La risposta
a queste domande è nella voce di un tempo nuovo, nello sguardo di chi si
accinge a viverlo, nelle parole di uno scrittore di neppure quarant’anni che ha
voluto affrontare con le armi della letteratura la povertà e il riscatto, la
fede e la politica, il coraggio dei deboli e la violenza dei forti.”
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