LUIGI GENINAZZI
giornalista e scrittore, è
esperto di politica internazionale. Come inviato, dapprima per il settimanale Il Sabato e poi per il quotidiano Avvenire, negli ultimi quarant’anni è
stato praticamente in tutte le aree "calde" del mondo, dal Centro
America al Sud-Est asiatico, dal Medio Oriente al Sudafrica, ma ha sempre
rivolto una particolare attenzione all'Europa dell'Est.
Corrispondente a Varsavia negli
anni Ottanta e poi a Mosca all'inizio degli anni Novanta, Geninazzi è stato un
osservatore attento e appassionato delle rivoluzioni democratiche nei Paesi
comunisti. Era a Berlino quando è caduto il Muro, a Bucarest quando è stato
ucciso il dittatore Ceausescu, a Mosca quando crollò l'Unione Sovietica. Ha
incontrato più volte Giovanni Paolo II in Vaticano e nei suoi viaggi pastorali.
Ha seguito sul campo le guerre
degli ultimi quindici anni. Nel 1999 quella del Kosovo, rimanendo a Pristina e
quindi a Belgrado durante i 78 giorni di bombardamenti della Nato. Nell'autunno
del 2001 è stato in Afghanistan insieme con i mujaheddin dell'Alleanza del nord
in marcia verso Kabul. Nella primavera del 2003 ha seguito la guerra in Iraq. È stato più volte in Israele e Palestina dove è stato testimone delle vicende
sanguinose dell’Intifada e della guerra col Libano nel 2006. Era in Georgia nel
2008 quando ci fu la guerra con la Russia. Nel 2011 era al Cairo in piazza
Tahrir, culla della “primavera araba”.
Per il suo
lavoro giornalistico Geninazzi ha ricevuto vari premi. Il più prestigioso
l’ha ottenuto per i suoi reportages su Solidarnosc che la Polonia ha voluto
premiare conferendogli la Croce di Grand'Ufficiale della Repubblica, uno dei
più alti riconoscimenti assegnati da Varsavia ad un cittadino straniero.
Leggermente © 2025 Tutti i diritti riservati | Privacy Policy | Cookie policy | Credits : Proteina CReativa | Iscriviti alla Newsletter