LILLI GRUBER

LILLI GRUBER

nasce a Bolzano nel 1957 da una famiglia di imprenditori. Il suo percorso di studi passa da Verona presso le Piccole Figlie di San Giuseppe e presso il liceo linguistico Marcelline di Bolzano, proseguendo alla facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Venezia. Conseguita la laurea, torna in Alto Adige-Sudtirolo: sono questi gli anni di Alexander Langer e dell'impegno per la nascita di una cultura del dialogo tra i diversi gruppi linguistici. Parla italiano, tedesco, inglese e francese: svolge il praticantato giornalistico presso l'emittente tv Telebolzano e scrive per i quotidiani L'Adige e Alto Adige. Diventa giornalista professionista nel 1982. Dopo due anni di collaborazione con la Rai in lingua tedesca, nel 1984 viene assunta al Tg3 Regionale del Trentino-Alto Adige; in seguito viene chiamata dal direttore del Tg2 Antonio Ghirelli a condurre il telegiornale della mezzasera e della Notte, nonchè inserita nella redazione di politica estera.

Nel 1987 il nuovo direttore del Tg2 Alberto La Volpe decide di promuoverla alla conduzione del Telegiornale principale della rete, quello delle 19.45. Diventa così la prima donna in Italia a condurre un TG di prima serata. Nel 1988 inizia anche a lavorare come inviata di politica internazionale: è prima in Austria per seguire lo scandalo Waldheim e l'anno seguente in Germania dell'Est dove racconta il crollo del Muro di Berlino. Su questa esperienza e sui 40 anni della DDR scrive, insieme a Paolo Borella, un libro per la Rai-Eri dal titolo Quei giorni a Berlino. Nel 1990 viene chiamata da Bruno Vespa al Tg1, dove per due anni segue gli eventi più importanti di politica estera: dalla guerra del Golfo al crollo dell'Unione Sovietica, dal conflitto israelo-palestinese alla Conferenza di pace per il Medioriente, alla vittoria di Bill CLinton alle presidenziali americane del 1992. Lavora inoltre all'estero: nel 1988, per la tv pubblica tedesca SWF, conduce un talk-show mensile sull'Europa; nel 1996 lancia, conduce e co-produce da Monaco di Baviera il settimanale Focus Tv su Pro 7, televisione del gruppo Kirch.

Per anni si impegna nell'attività sindacale dell'Usigrai, dove si batte per una cultura delle regole con concorsi pubblici per le assunzioni, percorsi di carriera trasparenti, diritti dei precari e delle donne. Nel 1993 vince la William Benton Fellowship for Broadcasting Journalists, prestigiosa borsa di studio dell'Università di Chicago. Dopo il talk-show politico Al voto, Al voto, nel 1994 passa alla conduzione del Tg1 delle 20.00. Continua a lavorare come inviata all'estero e a condurre gli Speciali sulla politica internazionale. Segue i viaggi di Papa Giovanni Paolo II nel 2000, in Terra Santa e in Siria. Tra i principali eventi mondiali che segue e di cui è testimone vi sono la guerra nella ex-Jugoslavia, i test nucleari francesi a Mururoa nel Pacifico, le elezioni parlamentari e presidenziali in Iran, gli attacchi terroristici alle Torri Gemelle e al Pentagono dell'11 settembre 2001 e l'anniversario della tragedia nel 2002, la crisi irachena e la guerra contro l'Iraq. Nell'ottobre 2003 scrive e pubblica il libro I miei giorni a Bagdad, che diventa un best-seller superando le 100 mila copie vendute. Nel mese di novembre del 2003 il Presidente della Repubblica Ciampi le assegna l'onorificenza di Cavaliere OMRI (Ordine al Merito della Repubblica Itaiana) in qualità di giornalista inviata in Iraq, dove ritorna per il primo anniversario della guerra.

Nei primi mesi del 2002 viene invitata come "visiting scholar" a Washington al SAIS (School of Advanced International Studies) della Johns Hopkins University. Segue soprattutto i corsi sul terrorismo internazionale e tiene alcune lezioni sulla politica italiana. Nel maggio 2004 riceve una Laurea honoris causa della American University di Roma. Collaboratrice dei quotidiani La Stampa e Corriere della Sera, dopo aver denunciato la carenza di libertà d'informazione in Italia, nel 2004 si candida con la coalizione Uniti nell'Ulivo alle elezioni per il Parlamento europeo. Capolista nelle circoscrizioni nord-est e centro, risulta prima assoluta degli eletti in entrambe, raccogliendo complessivamente oltre 1 milione e 100 mila voti. È iscritta al gruppo parlamentare del Partito Socialista Europeo: è presidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo; membro della Conferenza dei presidenti di delegazione; membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; membro della Delegazione per le relazioni con l'Iran. Nel settembre 2008 annuncia di aver concluso quella che definisce un'esperienza di "giornalista prestata alla politica": con una lettera agli elettori spiega la decisione di non ripresentarsi alle elezioni del 2009 per il Parlamento europeo. Torna a svolgere la professione di giornalista accettando la conduzione del programma Otto e mezzo in onda sull'emittente televisiva La7.


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